Archivia Dicembre 31, 2019

Buon Avvocato 3.0. daAtticusNotes

Di Elena Borsacchi

L’ingresso nei nuovi anni ’20 avviene sulla scia di un 2019 che si chiude e che lascia dietro sé la sensazione di un anno di grande movimento per la nostra professione: un movimento che talvolta ha significato terremoto, per altri aspetti rivoluzione, per altri ancora un brusco risveglio. Sicuramente non sono mancati gli spunti di riflessione.

Ci siamo più volte chiesti e chieste come vorremmo che fosse l’Avvocato 3.0: hanno provato a domandarselo timidamente le istituzioni, se lo sono chieste le associazioni di categoria, ce lo chiediamo noi tutti i giorni in Studio, sulle scale dei Tribunali, a bordo degli aerei, dei treni e di ogni altro mezzo di trasporto che ci porta quotidianamente ovunque dobbiamo essere.

Parlando con un caro amico e un collega con il quale condivido quasi quotidianamente un pendolarismo in terra toscana una sera, rientrando a Firenze, abbiamo provato a tracciarne un ritratto.

L’ Avvocato 3.0 ce lo immaginiamo altamente tecnologico, incline al cambiamento ma attento ai dettami intramontabili del codice deontologico e della scuola di bottega, poliglotta e progressista, abile utilizzatore del diritto sovranazionale, sensibile ai temi della green economy, piccolo imprenditore di sé ma al tempo stesso conoscitore e custode degli strumenti artigianali che ci ricordano quotidianamente, nonostante la fatica e le lotte donchisciottesche, l’amore per una professione autenticamente intellettuale.

Caro Lorenzo, non mi sono sentita di virgolettare questo pezzo perché la mia penna ha rivisitato e in parte infiocchettato l’efficace riassunto che avevi fatto tu della figura del professionista 3.0 quella sera in macchina sulla Fi.Pi.Li., ma come è giusto cito e citerò una delle fonti!

AtticusNotes lascia dietro sé un 2019 di grandi rivoluzioni, di piccole novità, di numerose occasioni di attività e di buoni propositi per questo 2020, nella speranza di continuare ad imparare e ad innovarsi restando buoni artigiani del diritto.

Grazie di cuore a tutto lo Studio Barbieri Borsacchi & Partners e grazie in particolare all’amica e collega di studio Sandra Berretti per il suo costante impegno, in questo spazio e fuori da questo spazio, per l’attività di AIAF Sezione di Pisa e AIAF Toscana che ha regalato al nostro Foro numerose occasioni di formazione 3.0.

Condividiamo e con piacere diffondiamo due pubblicazioni (link in basso) : la newsletter dei mesi di Novembre e Dicembre 2019 del CCBE e il documento di press release della European Commission dedicato ai buoni propositi dell’Autumn Package EU, pubblicato il 17 dicembre 2019, con l’augurio per un 2020 all’insegna della tutela dei diritti fondamentali e della difesa dei principi dello Stato di diritto.

en_newsletter_85.pdf

european_semester_autumn_package__creating_an_economy_that_works_for_people_and_the_planet.pdf

L’avvocato del futuro è mindful! Due parole a caldo su “Mindfluness at work and home – A simple guide” di Gillian Higgins

di Elena Borsacchi

Per gli appassionati e le appassionate di International Criminal Law e giustizia penale internazionale l’Avvocata Gillian Higgins della Chambers 9 Bedford Row di Londra non ha bisogno di presentazioni. La sua brillante carriera da Defence Counsel davanti alle Corti e ai Tribunali penali internazionali la rende una delle stelle più brillanti in quel firmamento di pratici della professione internazionale che ha affascinato chiunque si sia, anche soltanto per vicende di studio, avvicinato a quel mondo. Oltre all’esperienza e alla competenza maturata in anni di trincea professionale, ciò che rende Gillian Higgins – a modesto parere di chi scrive – un Avvocato 3.0 è la capacità di affiancare alla sua expertise anche la versatilità e la flessibilità che l’hanno portata ad esplorare mondi nuovi nell’intento di arricchire il suo modo di essere Barrister. Il suo libro “Mindfulness at work and home – A simple guide”, nuovo nato delle edizioni RedDoor, ne è la prova lampante. Le ragioni che hanno spinto Gillian ad accostarsi alle pratiche e alle tecniche di meditazione fino a decidere di formarsi, in un secondo momento, come coach grazie alla British School of Meditation, sono efficacemente esposte nell’introduzione. In un mondo che corre a folle velocità, la nostra professione, costretta, in parte, dalle contingenze e, in parte, dalle impostazioni individuali del professionista, sembra costantemente spingerci verso la mancanza di considerazione per il momento presente. Accostarsi alle pratiche di meditazione, come la tecnica di Mindfulness, sulla quale questo libro si sofferma diffusamente, inglobandole all’interno della nostra buona routine di individui e professionisti/e, può diventare fonte inesauribile di nuove risorse, oltre che un ottimo metodo di quotidiana miglior gestione dello stress e dell’ansia da prestazione cui il nostro lavoro ci espone ora dopo ora.

Ho avuto la fortuna di assistere ad uno dei workshop che Gil ha tenuto a Londra, proprio tra le mura della sua Chambers, sfidando una comprensibile, per quanto obsoleta, diffidenza della professione intellettuale verso pratiche fino ad adesso considerate “esotiche”. Il risultato della sua determinazione è stato ed è il numero sempre crescente di sessioni di Mindfulness for Lawyers che è stata invitata ad organizzare nel corso degli ultimi mesi, segno evidente del fatto che la nostra categoria professionale, quando destinataria di input nuovi e positivi, può essere in grado di rispondere con entusiasmo anche a proposte eclettiche e non sempre immediatamente digeribili. Le buone pratiche di Gillian sono utilmente e sapientemente descritte all’interno di questa guida, perfettamente organizzata e scritta in un inglese riposante ed intuitivo.

Cercare di raccogliere in più di un’occasione gli spunti che Gillian offre in questo libro ha costituito e costituisce quotidianamente una sfida che, senza alcuna pretesa di instaurare dinamiche e pratiche eccessivamente lontane dalla nostra quotidianità, può davvero contribuire alla formazione dell’avvocato del terzo millennio: un professionista che, insieme all’aggiornamento, alla formazione e alla buona manutenzione di tutto l’ingranaggio professionale, non dimentica il proprio benessere interiore e ne cura i risvolti pubblici e professionali.

Il Codice Rosso: i materiali dei lavori parlamentari a prima lettura.

by Avv. Elena Borsacchi

La legge n. 69 del 19 luglio 2019 dà ingresso alla copiosa serie di modifiche legislative al codice penale, al codice di procedura penale, nonché di disposizioni poste a tutela delle vittime di violenza di genere e domestica, raccolte sotto l’egida del cosiddetto “codice rosso”. L’entrata in vigore della legge, pubblicata in gazzetta ufficiale il 25 luglio u.s., ha favorito la  ripresa del  mai sopito dibattito tra i sostenitori dell’interventismo legislativo emergenziale e i  tecnici più cauti, solitamente allarmati dalla mano pesante e poco lungimirante del più recente legislatore penale. Interessante si presenta –  oltre alla lettura del testo normativo di cui tanti e autorevoli commentatori diranno –   la lettura del testo dei lavori parlamentari al Senato del Disegno di legge S1200 integrata con altri materiali di approfondimento, in particolare: 1. il resoconto della 134esima seduta del Senato che vede la conclusiva discussione generale e la votazione; 2. i documenti acquisiti dalla Commissione Giustizia del Senato, tra cui l’intervento integrativo e di osservazione dell’Unione delle Camere Penali Italiane, nonché altri materiali forniti dalle associazioni di categoria e dalle istituzioni interpellate; 3. la Relazione di Minoranza della II Commissione Giustizia Permanente al Senato. Come si vedrà, nonostante lo spirito politico sotteso all’intervento legislativo del Codice Rosso abbia accomunato forze politiche di diversa estrazione e appartenenza, non poche sono le perplessità di ordine tecnico e metodologico riscontrate dalla maggior parte degli interventi tecnici. La censura ad oggi più evidente – in attesa di una lettura più approfondita, nonché di commenti a margine di primissime applicazioni – sembra riguardare le tempistiche imposte dalla lettera della legge agli Uffici giudiziari che parrebbero tradire, stante la formulazione “utopistica” degli adempimenti imposti, in particolare, alle Procure in fase di indagine, una mancata digestione, da parte del legislatore del Codice Rosso, dei problemi che affliggono attualmente i corridoi della giustizia penale. L’Avv. Giandomenico Caiazza, Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane, già nella primavera del 2019 nel corso di un intervento dalle tinte forti ed incisive,  poneva ai penalisti una riflessione sempre attuale, oltre che utile all’adozione di un approccio critico nell’analisi di qualsivoglia intervento riformista del legislatore penale del nostro tempo:”In questa temperie autoritaria e populista, il compito dei giuristi è quello di coltivare e mantenere vivo il pensiero critico, mettendo a nudo – di fronte all’esibizione muscolare – la sostanziale incapacità del legislatore di governare i fenomeni criminali. Davvero, pena più severa significa maggiore tutela? Come ci ricorda magistralmente Domenico Pulitanò, “al legislatore che fa leva sulle minacce di pena, giocando al rialzo, va chiesto che cosa prevede di ottenere. […] Le pene inflitte e da eseguire seguono all’inosservanza della legge, a un non funzionamento della tutela. Segnalano problemi non risolti”. Ridotta la politica penale, la politica criminale “è una fuga dalle responsabilità di governo politico di fenomeni sociali”. I consensi facili guadagnati oggi saranno, inesorabilmente, i fallimenti di domani.”
[Caiazza G D, Governo populista e legislazione penale: un primo bilancio, in Dir. pen. e proc., 5/2019, 592].

Il Legislatore Italiano ad un anno dalla pronuncia delle SS.UU. n. 18287/2018 in materia di assegno divorzile

By Avv. Sandra Berretti

Ad un anno dalla pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n. 18287/2018 con la quale, in materia di assegno divorzile, nel superamento della prospettiva individualistica  fatta propria dalla sentenza cosiddetta “Grillo” (Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 11504 del 2017 ), si è abbandonato definitivamente il criterio del “tenore di vita” quale parametro di determinazione di detto assegno, numerose sono state le sentenze delle Corti di merito che hanno applicato, in modo più o meno aderente al nuovo indirizzo interpretativo della Suprema Corte, i numerosi e diversi criteri individuati dalla giurisprudenza di legittimità.

Anche il legislatore è intervenuto con la presentazione, in data 12 aprile 2018, del disegno di legge n. 506-A recante “Modifiche all’articolo 5 della legge 1° dicembre 1970, n. 898, in materia di assegno spettante a seguito di scioglimento del matrimonio o dell’unione civile”. Il 14 maggio 2019 la Camera dei Deputati, con 386 sì, 19 astensioni e nessun voto contrario, ha approvato la proposta di legge, che, passata all’esame del Senato, ha introdotto modifiche al testo dell’art. 5 della legge sul divorzio al fine di adattarlo ai più recenti orientamenti giurisprudenziali e, unitamente ad essi, ai più generali mutamenti sociali ed economici intervenuti negli ultimi anni.

http://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.506.18PDL0010090.pdf

http://documenti.camera.it/leg18/dossier/testi/cost040.htm?_1560652570869

Corte EDU – Country Profile Maggio 2019

Utilissimo report pubblicato dall’Ufficio Stampa della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (aggiornato al Maggio 2019) relativo ai dati concernenti l’attivazione della giurisdizione della Corte con riferimento ad asserite violazioni dei diritti fondamentali da parte dello Stato Italiano. Il report contiene utilissima annotazione dei casi più importanti, risolti e pendenti al cospetto della Camera e della Grande Camera della Corte. Interessante notazione concernente il numero di application ricevute nel 2018 e quella relativa al numero significativo di application conseguenti ai ritardi nel pagamento del risarcimento conseguente all’attivazione della procedura prevista dalla c.d. Legge Pinto.

Super useful report published by the Press Office of the ECtHR (last update on May 2019) building up the Italy’s country profile according to the data of the cases dealt by the ECtHR involving Italy. Aside of the noteworthy cases, decided and currently pending before the Grand Chamber and the Chamber, the report offers a summary of the applications received in 2018 and dealing with Italy’s jurisdiction. Interesting note concerns the number of application following ‘Length of proceedings cases following delay in payment of “Pinto” compensation. Around 1,300 cases are pending before the Court where applicants are complaining about one or both aspects related to length and issues linked to the Pinto procedure’.

https://www.echr.coe.int/Documents/CP_Italy_ENG.pdf

Ph. cred. ECtHR website

Blog di AtticusNotes

AtticusNotes Blog è uno spazio di condivisione e di comunicazione che gli avvocati dello studio mettono a disposizione dei colleghi, degli amici e degli utenti interessati ad aggiornamenti e approfondimenti relativi a specifici temi del diritto domestico, del diritto internazionale e della cultura giuridica e professionale in genere.

Il nome di questo spazio vuole essere un tributo al celebre protagonista del capolavoro di Harper Lee “To kill a mocking bird” il cui spessore, letterario e giuridico, ha formato generazioni di avvocati italiani, inglesi e americani.

La pagina sarà curata e aggiornata il primo venerdì di ogni mese.

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